mercoledì 24 dicembre 2008

Abitua la mente a soffrire.

Con questo editoriale vorrei scostarmi un po’ dalla linea generale del blog che, fino ad adesso ed in seguito, è stata e sarà il più oggettiva possibile.

Ma anche chi gestisce questo blog ha una storia da raccontare riguardo al Wushu. Narrarla dal principio sarebbe lungo, noioso ed inadatto quindi mi limiterò a trarne alcune considerazioni (per chi, invece, volesse leggerla tutta può farlo al seguente link - basta che abbia la pazienza di spulciare nei post più vecchi, sono 6 parti in tutto - www.shen.splinder.com).
Nei miei 5 anni di pratica ho abbracciato uno stile particolare del Wushu che è il Tai Chi Chuan. Questo stile, a mio avviso, non conosce vie di mezzo: o lo si ama o lo si odia. Io l’ho amato. L’amo ancora, a dire il vero, benché sia stata costretta ad abbandonare la sua Pratica. Sembra strano parlare di amore riferito ad un’Arte, ma chi Pratica sa bene che non mi sbaglio nell’usare questo termine. Nel tentativo di mantenere una certa oggettività nei post ho solo sfiorato questo lato dell’Arte.
In un precedente editoriale citai le parole di Alfredo Tucci “Se le Arti Marziali hanno qualcosa di diverso è proprio il cuore; se sono qualcosa, sono un cammino con il cuore; se valgono a qualcosa, è perché si praticano con il cuore.”
Il cuore è il motore di tutto insieme alla mente.
Qua in occidente la Pratica non è accompagnata dallo studio della filosofia o dell’Arte della Calligrafia, ma, quantomeno la prima, si apprende con il tempo e senza bisogno di testi. Non stiamo parlando di uno sport, ma di un’Arte e questo comporta anche delle modifiche nello stile di vita. Si modificano il pensiero, l’atteggiamento, gli stati mentali in determinate situazioni, aumenta la conoscenza delle proprie emozioni. Cambia la visione della vita in generale.
Nel raccontare la mia storia scrivevo “Il Tai Chi è un’Arte che ti entra nelle vene, inizi e lo senti scorrere nel sangue come una linfa vitale. Una nuova vita che rinforza le membra. Una nuova visione del mondo. È assecondare le brezze quando pratichi, imitare le foglie, catturare la flessibilità del salice, ma allo stesso tempo essere potenti, sinuosi, letali, come l’acqua. È insegnare alla mente ad essere disciplinata e metodica. È insegnare al corpo a seguire la mente. È praticare fino a portare il corpo, ma non la mente, al limite, allo sfinimento, ma poi trovare la forza di avanzare perché la mente capisce che i limiti sono solo quelli che noi ci imponiamo.” Cuore e mente come connubio vitale nella Pratica. Ed è proprio così, l’Arte entra prepotentemente nelle azioni di tutti i giorni e a distanza di tempo ti accorgi di come tutte le cose vengano mediate da essa e, per una volta, possiamo parlare di mediazione positiva. Inoltre sei disposto a dedicarci del tempo senza alcuna remora e qui mi appello al sostegno di ogni buon Praticante che, più di una volta nella sua vita Marziale (e più di una volta alla settimana), si è ritrovato a rifiutare un invito dicendo “Non posso…ho allenamento”. L’Arte diventa il tuo tutto e in qualità di tutto assume una posizione privilegiata. Un po’ una sorta di Guru a cui chiedere consiglio. Ed ecco il problema: dover abbandonare questo tutto, questo amore incondizionato e puro. Il risvolto della medaglia che si presenta anche in questo frangente. È un problema che, per quanto mi riguarda, non conosce soluzione se non il tempo perché arrivi a lenire la perdita. Ed è anche un problema parlarne; questo blog è nato per lo svolgimento di un esame universitario, ma piano piano si è trasformato in un piccolo angolo da accudire con cura, quasi fosse una sorta di terapia.
Ed ora la domanda è rivolta a voi Lettori, Praticanti e non, a chiunque segua questo blog: quali sono le vostre emozioni nei confronti dell’Arte?

Con questo editoriale voglio augurare a tutti i lettori di Primavere e Autunni buone feste con un grazie sentito per aver sostenuto il progetto leggendo e commentando.

Jaiyou.



domenica 21 dicembre 2008

Sul Tai Chi Chuan.


Se Yi vuole dirigersi verso l'alto,
ciò implica che occorre considerare il basso.
Se vogliamo innalzarci e sconfiggere l'avversario,
dobbiamo per prima cosa occuparci delle sue radici.
Una volta spezzate le radici dell'avversario,
egli verrà inevitabilmente sconfitto, rapidamente e
senza scampo.

(San-Feng Zhang)


Dovresti analizzare quanto segue:
"quattro once respingono un migliaio di libbre".
Apparentemente, si tratta di un risultato che non
può essere raggiunto con la forza.
Pensaci: se un uomo di ottanta o novant'anni può
ancora difendersi contro un nugolo di avversari
non può essere una questione di velocità.

(Zong-Yue Wang)

lunedì 15 dicembre 2008

Xu Huihui Beijing Gunshu.

Finalmente il video dell'esibizione di Xu Huihui durante il Torneo Olimpico di Wushu. Il video in questione testimonia la sua performance nel Gunshu (bastone) dove totalizzò il punteggio di 9.69


sabato 13 dicembre 2008

Kung Fu: la serie tv.

La serie televisiva "Kung Fu" nasce da un'idea di Bruce Lee, Ed Spielman, Jerry Thorpe ed Herman Miller.
Bruce Lee sarebbe dovuto essere, oltre a coideatore, anche il protagonista della serie, ma la produzione gli preferì David Carradine (Kill Bill) adducendo come scusa il fatto che il mercato Americano non fosse ancora pronto a vedere un attore Asiatico come protagonista di una serie televisiva.
Kwai Chang Caine, personaggio princiapale della serie, è nato da padre americano e madre cinese. In tenera età, dopo la morte dei genitori, andò a studiare l'Arte del Kung Fu in un tempio Shaolin.
In ogni episodio vediamo fondersi il presente ed il passato del protagonista che per aiutare qualcuno a risolvere i propri problemi fa riferimento a quel che lui ha già dovuto passare nei suoi anni di allenamento al tempio Shaolin.
Caine fu costretto ad andare in America dopo aver commesso un brutale omicidio spinto dall'ira. Da lì è in cerca della sua redenzione.
Nel ruolo del Maestro Po troviamo Key Luke (Gremlins, e varie serie tv), mentre il giovane Caine è interpretato da Radames Pera.
La serie conta 3 stagioni per un totale di 62 episodi. Si dice che l'unico motivo per cui la serie si concluse alla terza stagione fu per l'abbandono di Carradine il quale non se la sentiva più di continuare a causa dei numerosi infortuni che subì nel corso delle riprese.

domenica 7 dicembre 2008

Monaci Wudang.

Ecco un piccolo documentario tratto da Youtube sui Monaci Wudang.

lunedì 24 novembre 2008

Sai che...Giorgia: L'Eternità.

Xu Huihui e sua madre Xu Guang Guang parteciparono alla realizzazione del video della cantante Giorgia intitolato "L'Eternità", singolo promozionale dell'album "Ladra di Vento" del 2003.


mercoledì 19 novembre 2008

Tai Chi Chuan d'apertura.

Ecco alcune immagini trovate su questo sito che immortalano l'esibizione di Tai Chi Chuan tenutasi in occasione della cerimonia d'apertura per il 3rd World Traditional Wushu Championship.

sabato 15 novembre 2008

Jian.

Il Jian (Spada) è considerata l'arma più nobile fra quelle cinesi.
Le prime testimonianze dell'uso di quest'arma risalgono al periodo delle Primavere e degli Autunni dove fu introdotto il Goujian, primo modello dell'arma.
L'elsa è progettata in modo da proteggere la mano dagli attacchi avversari. Il manico, in genere, ospita una sola mano, più rari sono i casi di Jian a due mani o con un'elsa a disco che ricorda quella del Dao.
Alla fine del manico troviamo un "pomello" per l'equilibrio il cui scopo principale, oltre a favorire il bilanciamento dell'arma, è quello d'impedire un'eventuale perdita dell'arma a causa dell'allentamento della mano sul manico.
Così come già accade per il Dao, anche nello Jian troviamo un fiocco al limitare del manico, il cui scopo non è per nulla estetico quanto, invece, parte complementare degli attacchi. Può essere utilizzato per trattenere l'arma, per riportare attacchi offensivi diretti o per distrarre l'avversario (in principio era formato da fili di metallo che sfregiavano il viso dell'avversario).
La lama può essere divisa in tre parti: la punta, il centro, e la parte vicino all'elsa.
La punta è la parte più flessibile in quanto dovrà riportare attacchi veloci e precisi, il centro è leggermente più rinforzato poichè è utilizzato anche per alcune parate, mentre lo jiangen (parte vicino all'elsa) è utilizzata principalmente per le parate e quindi sarà in assoluto la parte più resistente.

mercoledì 5 novembre 2008

La FiWuK cambia sito ed organico.

Per chi ultimamente avesse avuto dei problemi nel collegarsi al sito della Federazione comunico che quest'ultimo ha subito una modifica di indirizzo, per la precisione il nuovo link è questo:
www.fiwuk.org

Inoltre ci sono stati dei cambiamenti all'interno dell'organico ed i nuovi rappresentanti, come si può leggere nella comunicazione ufficiale della federazione, sono i seguenti:
Presidente: Ettore Barbagallo
Consiglieri Politici: Luca Ghinolfi, Vittorio Giorgi, Xu Guang Guang, Riccardo Sangrigoli
Consigliere Tecnico: Tonino Grillo
Consigliere Atleti: Giorgio Pasotti

lunedì 20 ottobre 2008

Tai Chi Chuan: cura per il diabete.

Ringrazio ancora una volta Maninellenuvole per questa segnalazione sui benefici del Tai Chi Chuan.
Il British Journal of Sports Medicine ha pubblicato un articolo riguardante due ricerche sul Tai Chi come cura per il diabete, una portata avanti a Taiwan ed una in Australia.
A Taiwan sono state messe a confronto 30 persone affette dal diabete di tipo 2 con 30 persone sane. I pazienti diabetici si sono sottoposti a 12 settimane di allenamenti di Tai Chi Chuan con 3 sedute settimanali di un'ora l'una. Alla fine di questa sessione di allenamenti le analisi hanno rilevato un calo di zucchero nel sangue ed un potenziamento del sistema immunitario. Lo studio Australiano ha riportato gli stessi risultati su un campione più piccolo di 11 pazienti. Inoltre sono stati rilevati una diminuzione del peso, una diminuzione della pressione del sangue ed una maggior resistenza all'insulina.
Il risultato finale è quindi, ancora una volta, a favore del Tai Chi Chuan che conferma i suoi benefici sulla salute dei pazienti che, grazie ad esso, possono aver un maggior controllo sulla malattia.

mercoledì 15 ottobre 2008

3rd World Traditional Wushu Championships 2008.

I campionati si terranno nella città di Shiyan nella prefettura di Hubei dal 28 ottobre al 2 novembre.
Scopo principale di questa Competizione non è tanto l'aspetto agonistico quanto quello storico, infatti sarà presentata più che altro come una sorta di "Festival del Wushu". Si terranno per tutta la città esibizioni e cortei per coinvolgere il più possibile il pubblico mostrandogli il percorso storico delle Arti.
Visto lo scopo, principalmente educativo, del torneo, è stata scelta la città di Shiyan nei pressi della quale si trovano i celeberrimi monti Wudang sui quali, si dice, sia stato creato per la prima volta il Tai Chi Chuan.

sabato 27 settembre 2008

Jet Li: le origini.

Shaolin Temple è il film che ha dato il via alla straordinaria carriera di Jet Li nel mondo del Cinema di Arti Marziali.
Ecco qua alcuni spezzoni.

sabato 20 settembre 2008

Wushu The Movie.

Il nuovo film diretto da Antony Szeto verrà rilasciato in cina tra la fine di settembre ed ottobre.
Szeto, il quale ha anche dato origine alle coreografie dei combattimenti all'interno della pellicola, ha affermato di voler rendere le lotte il più realistico possibile ed infatti, per amor del vero, all'interno del film non troveremo uno stile standard ad accompagnare i protagonisti, ma vari stili del Wushu quali Sanda, Southern Fist, Shaolin ecc...
Il cast del film è garantito in primis dallo stesso Szeto che fu membro del Team Australiano e si allenò nell'Università dello Sport di Beijing, e da numerose partecipazioni di valore quali quelle di Sammo Hung, Liu Feng Chao e Wang Wen Jie.
Ecco i trailer:


sabato 13 settembre 2008

Ragazze Musulmane praticano Wushu.

Queste ragazze della scuola di St. Maaz mostrano in un servizio di Sky News le loro abilità acquisite nella pratica del Wushu.

lunedì 8 settembre 2008

What is Wushu? Wushu is my life.

Ovvero “Oggi è un buon giorno per morire”.
Scrive Alfredo Tucci nell’editoriale di Budo International di giugno 2008: “[…]una volta chiamato, il Ronin entra in azione con tutto il suo essere. Così la sua formazione glielo impone ed è lì, in quella dedizione assoluta, che radica tutta la forza del suo archetipo. […] Per il Ronin questo è possibile grazie al suo disinteresse, ma non di meno per la sua passione. […] Disinteresse totale, al quale ha già consegnato la sua vita e non sembra toccato dalla morte, perché essa è un destino ineludibile e totalmente assimilato.” A questo fa riferimento il detto Lakota sopra citato. I Ronin sono i Samurai erranti il cui codice recita: “Se mi chiamano vado, se no non vado”. Discreti, dediti al loro ruolo, disinteressati a ciò che risulta essere dannoso o non conforme. Perché parlare ora dei Ronin e della loro dedizione? Perché ultimamente ci si è trovati di fronte a molte, troppe, idee errate delle Arti Marziali. Idee che nascono da incomprensioni e incompetenze in materia ed idee che nascono da tristi verità.
Il primo gruppo include, al primo posto, il luogo comune di violenza e irascibilità del Praticante di Arti Marziali. Questa affermazione nasce in primo luogo dall’ignoranza in questo campo ed in secondo luogo da un effetto collaterale del secondo gruppo di idee. Praticare un’Arte Marziale non è come iscriversi in una palestra per fare aerobica o pesi. Praticare significa intraprendere uno stile di vita, dove l’aspetto del combattimento è, come grado di importanza, ultimo in classifica. Ai primi posti vi sono ricerca, consapevolezza, autocontrollo. Ricerca all’interno delle Arti Marziali e di se stessi, consapevolezza di poter risolvere situazioni di tensione e dei propri limiti, autocontrollo perché arrivare allo scontro è sentito come una situazione di sconfitta.
Nel gruppo delle tristi verità rientrano, purtroppo, numerosi casi di Palestre fittizie fondate da tanti nessuno che si sono inventati maestri. Tanti nessuno con una laurea in Marketing e Comunicazione, però. Questi “maestri” riescono a vendere ottimamente il loro prodotto pur non avendo alle spalle nessun tipo di ricerca nel campo se non quella su libretti scritti da loro simili. E da qua la decadenza che ormai affligge le Arti Marziali. Perché alla fin fine è un circolo vizioso: da queste palestre usciranno tanti nessuno violenti ed irascibili che andranno in giro a fondare altrettante società senza fondamenta. Così avremo tante palestre piene di burattini che si recano svogliatamente all’allenamento e che una volta lì guardano solo all’aspetto aerobico ed intanto testa e cuore vagano in altri luoghi.
Ecco come le Arti Marziali si trasformano in sport.
Alfredo Tucci, sempre nello stesso editoriale, scrive ancora: “Se le Arti Marziali hanno qualcosa di diverso è proprio il cuore; se sono qualcosa, sono un cammino con il cuore; se valgono a qualcosa, è perché si praticano con il cuore.” Ed è effettivamente proprio questo che fa la differenza: il cuore. Che poi può essere visto sotto forma di passione, di amore incondizionato, di dedizione.
Le Arti Marziali non si praticano nelle palestre super tecnologiche, si praticano con un Maestro, uno di quelli veri, dove capita, dove si può, anche in un parco all'aperto nel mezzogiorno estivo o sotto la pioggia. Perché l’Arte dà, incondizionatamente, a chi pratica e a chi insegna. Dà tutto quel che serve, quel che si desidera, quel di cui si ha bisogno, ed il tutto finisce per diventare un amore reciproco.
Tucci conclude così il suo editoriale: “ Che la passione vi consumi ogni giorno in quel fuoco interiore creativo che si chiama vivere, liberi e al tempo stesso impegnati, nell’implacabile stile dei Ronin: Liberi da ogni legame, ma dediti senza misura nella realizzazione della via con il cuore.” Per non vivere vite grigie e per Praticare come è giusto che sia. Perché in fondo, come (mi) disse maninellenuvole chi è un Praticante può smettere di allenarsi in palestra, ma non smetterà mai di farlo nel cuore.
Jaiyou!

sabato 6 settembre 2008

Con le Scarpe il Dao e il Kimono.

Per Xu Huihui niente pinne fucile ed occhiali sulle spiagge quest'estate, ma la tenuta da allenamento ed il fedele Dao (Sciabola), lo dimostra questo video cella CCTV (emittente televisiva Cinese) che ha intervistato l'Atleta della Nazionale Italiana.
Il video è fruibile al seguente link (anche se bisogna accontentarsi di guardare le immagini a meno che non si abbia qualche rudimento di lingua cinese):
CCTV Xu Huihui

Ed in mancanza di video più specifici riguardanti la Nazionale al Torneo Olimpico ci si può consolare con qualche foto.

(Xu Huihui mostra la sua medaglia d'argento)

(Xu Huihui in compagnia della Madre)

(Gli Atleti e gli Allenatori della Nazionale)

giovedì 4 settembre 2008

Wing Chun.

Il Wing Chun (Eterna Primavera) è uno Stile sviluppatosi al sud della Cina.
La leggenda narra che fosse stata la Monaca buddista Wu Mei a dare origine al Wing Chun dopo la distruzione del Monastero SiuLam. Le fonti, però, non confermano questa teoria, infatti gli scritti Shaolin risalenti al 1.600 delineano il Wing Chun come una sorta di Arte Marziale suprema ottenuta dalla fusione della sapienza di Shaolin e SiuLam per contrastare la dinastia Quing.
La particolarità dello Stile è data dal combattimento a breve distanza che obbliga a giocare tutto sulle sensazioni che si ricevono dal contatto con l'avversario. Si inizia con il contatto tramite le braccia per poi passare alle gambe ed infine a tutto il corpo raggiungendo una tale velocità che impedisce reazioni sufficientemente veloci basandosi solo su stimoli visivi.
Dunque si parla di uno Stile che per poter essere padroneggiato necessita più di un continuo allenamento che di tante teorie o fantasie.
Naturalmente, come ogni Stile del Wushu, anche il Wing Chun insegna a combattere chi è fisicamente più forte facendo in modo di sfruttare la sua forza a nostro completo vantaggio.

Changquan Maschile e nuove foto.

Ecco un nuovo piccolo aggiornamento sul Torneo Olimpico, finalmente comincia a girare un po' di materiale in più.
Potete trovare i video della competizione di Changquan Maschile al seguente link:
www.youtube.com/chibigatts

Mentre ai seguenti link ci sono nuove foto dei partecipanti durante le loro performance:
IWUF 1
IWUF 2
IWUF 3

martedì 2 settembre 2008

Intervista con il Maestro Giancarlo Cafferata.

Il Maestro Giancarlo Cafferata ha concesso un'intervista per i lettori di Primavere e Autunni dove spiega come sono nate la sua passione per l'Arte e l'idea di fondare il Centro Studi Discipline Orientali 2000 insieme al Maestro Luca Ghinolfi.

-Come è nata la sua passione per l’Arte?
È nata perché quando Ghinolfi ed io abbiamo assistito alla competizione dei Campionati Europei ne siamo rimasti entusiasti. Ne avevamo già sentito parlare, ma averla vista dal vivo, applicata, ci ha stimolati ed abbiamo intrapreso la pratica del Karate.

-Fu una decisione che prendeste insieme?
Sì, decidemmo insieme di iniziare la Pratica. Io e Ghinolfi facevamo molte cose insieme, è sempre stato un buon amico ed un uomo con delle belle iniziative.

- Per quale motivo ha deciso di aprire e gestire una società di Arti Marziali?
Volevamo divulgare l’Arte nel Tigullio (N.D.S. il Tigullio è una zona del levante ligure che va da Portofino a Sestri Levante), a quei tempi le uniche palestre erano o a Genova o a La Spezia e quindi non alla portata di tutti. Così grazie all’entusiasmo di Ghinolfi e con il supporto del Presidente Livio Tunesi abbiamo dato il via allo studio locale di quest’Arte.

-Incontraste delle difficoltà?
No, non mi pare, da quel che ricordo il nostro era un buon Presidente che sapeva districarsi egregiamente nelle varie pratiche burocratiche.

- Che cosa ha significato per lei l’Arte?
L’Arte è stata sicuramente un’esperienza positiva, mi ha portato un certa tranquillità a livello interiore, mi era anche più facile esprimere il mio stato d’animo. Inoltre, grazie ad essa, potevo conoscere altre persone con la stessa passione. È stata un’esperienza non tanto lunga ma molto forte.

- Non tanto lunga? Quanto è durata la sua pratica?
Se parliamo del Karate andiamo dal 1967 fino al 1973. Io e Ghinolfi, avevamo iniziato insieme, cominciammo a praticare a Genova sotto la guida del Maestro Multari. Dopo aver fatto un anno di preparazione con lui proseguimmo con il Maestro Parisi con il quale, nel 1970, passammo l’esame di cintura nera. Con noi praticava Ennio Falsoni, un bravo Karateka.

- Che cosa significa ancora adesso l’Arte?
Che dire, è un bel ricordo e niente più, ormai ho smesso, ne sono “uscito fuori” però resta una bellissima esperienza. Diciamo che ha anche ampliato i miei orizzonti per quanto riguarda la vita al di fuori di essa. Ancora adesso quando assisto ad una manifestazione sono sempre entusiasta di vederla, anche se devo ammettere che, rispetto ai miei tempi noto una certa decadenza nella qualità che mi pare più limitata.

-Che tipo di decadenza?
Non vedo più quell’etica di Arte Marziale che ci era stata insegnata dal Maestro Parisi (o quando partecipammo ad uno stage con il Maestro Shirai). Il Karate ora è molto diverso da quello che si praticava ai miei tempi, e non mi lamento solo della preparazione atletica, ma anche dell’Arte da intendere come disciplina e modo di vivere.

-Grazie per la disponibilità ed il tempo concessomi.
Di niente, grazie a te.


sabato 30 agosto 2008

Tai Chi Chuan: terapia per il Parkinson.

Benchè molti ancora non siano convinti delle proprietà benefiche derivanti dalla pratica del Tai Chi Chuan, nel campo scientifico questo sembra essere ormai diventato un dato di fatto.
Lo dimostra la recente ricerca sui malati di Parkinson. Lo studio, portato avanti dall'Università di Washington, ha dimostrato notevoli miglioramenti motori nei pazienti sottoposti alla Pratica.
Il confronto è avvenuto tra due gruppi di pazienti scelti a caso tra i tanti. Il gruppo sperimentale è stato sottoposto ad una terapia fisica basata sul Tai Chi Chuan (20 sessioni della durata di un'ora ciascuna da sottoporre in 10-13 settimane), il gruppo di controllo a nessuna terapia particolare. Alla fine dell'esperimento il gruppo di controllo non ha mostrato alcun segno di miglioramento, mentre quello sperimentale ha presentato miglioramenti nell'equilibrio, nella capacità di alzarsi, nei punti UPDRS (Unified Parkinson's Disease Rating Scale) ed un generale senso di benessere.

Ringrazio Maninellenuvole per la segnalazione.

mercoledì 27 agosto 2008

Flash dal Torneo.

Altro aggiornamento riguardante il Torneo Olimpico. Piano piano iniziano a trovarsi in rete i primi video riguardanti le esibizioni.
Su un sito norvegiese si possono vedere i video delle gare di Daoshu maschile, Quiangshu femminile e Nanquan maschile al seguente link:
www.wushunorway.com/OL2008.html
Nel terzo filmato presente sul sito si può seguire l'esibizione del nostro Atleta Giordano Michele.
L'incontro di Ambra Vielmi, invece, può essere visto al seguente link:
www.pietrostilli.it

Inoltre, il video dell'esibizione di Changquan di Yuan Xiaochao classificatosi primo con il punteggio di 9.83.

martedì 26 agosto 2008

Fine dei Giochi.

Domenica 24 agosto si sono conclusi i Giochi Olimpici di Beijing e con essi anche il Torneo Olimpico di Wushu e le numerose polemiche.
Non è questa la sede per trattare delle vicissitudini dei Giochi ufficiali sui quali non entrerò in merito se non con questo appunto.
Il Torneo di Wushu, invece, non sembra aver portato con sè critiche se non quelle della mancata ammissione ufficiale. Per ora non si è alzato nessun polverone riguardante podi rubati o classifiche già ponderate. Questa tranquillità a cosa sarà dovuta? Alla mancanza d'interessi intorno a questa Disciplina? Eppure, lo sa bene chi è nel mondo agonistico Marziale, questi interessi ci sono, ma non si tratta di risvolti economici quanto di una questione di prestigio.
Il Torneo lo hanno fatto gli Atleti che per 4 anni hanno dato e lasciato tutto nelle rispettive sedi di allenamento in vista della prova più ambita, del confronto finale.
Il Torneo lo ha fatto anche lo spirito Marziale, benchè da anni si parli della decadenza generale delle Arti Marziali diventate un sorta di pratica "New Age" che nulla ha a che vedere con i Tradizionali insegnamenti.
Il Torneo non lo hanno fatto le autorità, i militari, i manifestanti, le critiche.
Quindi a tutti gli Atleti partecipanti va un riconoscimento per i loro sforzi e la loro determinazione a prescindere dal risultato finale.
Un occhio di riguardo, naturalmente, anche ai 3 rappresentanti italiani che sono usciti a testa alta dal Torneo (in rigoroso ordine alfabetico): Giordano Michele, Ambra Vielmi, Xu Huihui.



domenica 24 agosto 2008

Classifiche Torneo Olimpico.

Oggi si è concluso il Torneo Olimpico di Wushu, di seguito i risultati in sintesi dei primi 3 classificati per ogni categoria.


TAOLU.


Men's Changquan:

1 YUAN Xiaochao CHN
2 UDELOV Semen RUS
3 PEYGHAMBARI Ehsan IRI

Women's Changquan:
1 TARSOVA Daria RUS
2 XI Cheng Qing MAC
3 Susyana INA

Men's Nanquan and Nangun Combined:
1 WANG Willy PHI
2 PENG Wei-Chua TPE
3 PUI Fook Chien MAS

Women's Nanquan and Nandao Combined:
1 LIN Fan CHN
2 KOJIMA Erika JPN
3 BONG Siong Lin.Diana MAS

Men's Taijiquan and Taijijian Combined:
1 WU Yanan CHN
2 HEI Zhi Hong HKG
3 SHIMODA Yoshihiro JPN

Women's Taijiquan and Taijijian Combined:
1 CUI Wenjuan CHN
2 CHAI Fong Ying MAS
3 MIYAOKA Ai JPN

Men's Daoshu and Gunshu Combined:
1 ZHAO Qingjian CHN
2 JIA Rui MAC
3 CHENG Chung Hang HKG

Women's Daoshu and Gunshu Combined:
1 GENG Xiao Ling HKG
2 XU Huihui ITA
3 CHAI Fong Wei MAS

Men's Jianshu and Quiangshu Combined:
1 LIU Yang HKG
2 LIM Yew Fai MAS
3 NGUYEN Hui Thanh VIE

Women's Jianshu and Quiangshu Combined:
1 MA Lingjuan CHN
2 HAN Jing MAC
3 NGUYEN Mai Phuong VIE

SANSHOU.

Women's 52 kg:
1 QIN Lizi CHN
2 ESTIMAR Mari Jane PHI
3 NGUYEN Thuy Ngan VIE

DEHGHANI Farzaneh IRI

Women's 60 kg:
1 KARIMI Zahra IRI
2 LUONG Thi Hoa VIE
3 MARIANO Mariane PHI

MOHAMED Walaa EGY

Men's 56kg:
1 ZHANG Shuaike CHN
2 SHANDULAEV Nazir RUS
3 RIVERA Benjie PHI

Qin Zhi Jian MAC

Men's 70 kg:
1 CAI Liang Chan MAC
2 AKHADOV Murad RUS
3 YOON Soon-Myung KOR

AHMAD Ahmad EGY

Men's 85 kg:
1 SALIKOV Muslim RUS
2 OJAGHI Hossein IRI
3 EVAGOROU Nicholas GBR

ALMEIDA Nogueira BRA

Il medagliere (comprendente solo le Nazioni vincitrici di almeno una medaglia):

sabato 23 agosto 2008

Sciabola da secondo posto.

Xu Huihui conclude la sua esperienza al Torneo Olimpico conquistando un secondo posto nel Daoshu e piazzandosi subito dopo GENG Xiao Ling alla quale aveva rubato il primo posto nel bastone.
Anche per il Daoshu ecco la classifica ed i dettagli dei verdetti.

POS.
ATLETA





























NAZ.























RIS.
1
GENG Xiao Ling





























HKG























9.70
2
XU Huihui





























ITA























9.62
3
CHAI Fong Wei





























MAS























9.56
4
LEE Wei Jen





























CAN























9.50
5
KURNIAWAN Yuliana





























INA























9.49
6
CHERNITSOVA Julia





























RUS























9.38
7
GEREVITZ Natalya





























ISR























9.21

1- GENG Xiao Ling HKG
5.00 - The actual score for quality of movements.
4.70 - The actual score for overall of performance.
0.00 - The actual score for degree of difficulty.
/ - Bonus and deduction by the head judge.

2- XU Huihui ITA
5.00 - The actual score for quality of movements.
4.62 - The actual score for overall of performance.
0.00 - The actual score for degree of difficulty.
/ - Bonus and deduction by the head judge.

3- CHAI Fong Wei MAS
5.00 - The actual score for quality of movements.
4.56 - The actual score for overall of performance.
0.00 - The actual score for degree of difficulty.
/ - Bonus and deduction by the head judge.

N.B.
Considerando che per il Torneo Olimpico hanno cercato di ridurre il numero delle medaglie da assegnare, le discipline sono state "assemblate" quindi il risultato finale per l'Atleta italiana è un secondo posto (dato dalla somma dei punteggi delle 2 discipline in cui si è cimentata: Gunshu e Daoshu).

Foto da Beijing.

In attesa dell'inizio e dell'esito della competizione di Daoshu ecco un piccolo aggiornamento con le foto di alcuni Atleti.



CUI Wenjuan (CHN) classificatasi prima sia nel Taijiquan (9.85) che nel Taijijian (9.84).


MIYAOKA Ai (JPN) classificatasi seconda nel Taijiquan (9.66) e terza nel Taijijian (9.64).


CHAI Fong Ying (MAS) classificatasi terza nel Taijiquan (9.64) e seconda nel Taijijian (9.70).


ZHAO Qingjian (CHN) classificatosi primo nel Daoshu (9.85).


NGUYEN Huy Thanh (VIE) classificatosi secondo nel Qiangshu (9.66).


Ringrazio QUESTO sito per le fotografie.

Primo successo per l'Italia.

Xu Huihui non delude le speranze dei Praticanti e nella mattinata di oggi regala alla storia Italiana del Torneo Olimpico il primo succeso.
Ha conquistato il gradino più alto del podio nel Gunshu (Bastone) lasciando ampie speranze per il Daoshu (Sciabola) disciplina a lei prediletta (la competizione si terrà nel pomeriggio).
Di seguito la classifica generale ed i dettagli delle prime 3 classificate.

POS.
ATLETA


















NAZ.






RIS.









1
XU Huihui


















ITA






9,69









2
GENG Xiao Ling


















HKG






9,66









3
CHAI Fong Wei


















MAS






9,60









4
CHERNITSOVA Julia


















RUS






9,49









5
GEREVITZ Natalya


















ISR






9,44









6
KURNIAWAN Yuliana


















INA






9,43









7
LEE Wei Jen


















CAN






9,43










1- XU Huihui ITA
5.00 - The actual score for quality of movements.
4.69 - The actual score for overall of performance.
0.00 - The actual score for degree of difficulty.
/ - Bonus and deduction by the head judge.

2- GENG Xiao Ling HKG
5.00 - The actual score for quality of movements.
4.66 - The actual score for overall of performance.
0.00 - The actual score for degree of difficulty.
/ - Bonus and deduction by the head judge.

3- CHAI Fong Wei MAS
5.00 - The actual score for quality of movements.
4.60 - The actual score for overall of performance.
0.00 - The actual score for degree of difficulty.
/ - Bonus and deduction by the head judge.