Una recente ricerca svolta dal Centro Studi Discipline Orientali di Vinci Firenze e dall'ASL 10 di Firenze ha appurato i benefici portati dalla pratica del Qigong.
Lo studio è stato eseguito su due gruppi rispettivamente di 43 e 56 individui di età compresa tra i 45 ed i 70 anni.
Entrambi i gruppi sono stati studiati per un periodo di 6 mesi mentre praticavano gli esercizi 2 volte a settimana.
Alla fine dei 6 mesi sono stati consegnati dei moduli dove veniva richiesta un'opinione riguardo 9 aspetti:
1- miglioramento della capacità di concentrazione e della memoria
2- miglioramento del tono dell'umore
3- miglioramento dei movimenti articolari
4- miglioramento dell'equilibrio
5- miglioramento del dolore articolare
6- miglioramento dell'elasticità del corpo
7- miglioramento del sonno
8- miglioramento della circolazione sanguigna
9- miglioramento dello stato di benessere generale
Quel che è sorprendente non è tanto l'esito positivo di questa ricerca, quanto le percentuali registrate che a volte portano a dei risultati strabilianti.
I valori rilevati nel gruppo A e nel gruppo B sono stati messi a confronto ed i risultati sono i seguenti.
In entrambi i gruppi è stata riscontrata un'alta percentuale nel miglioramento dell'umore (la media raggiunge il 68,10%), i risultati più soddisfacenti sono stati ottenuti riguardo ai movimenti articolari (il 66,90% dichiare netti miglioramenti) qualcuno ha addirittura dichiarato la scomparsa di alcuni dolori articolari che, pur essendo stati curati farmacologicamente, non erano mai scomparsi se non per un breve lasso di tempo. Il 59,60% dichiara un miglioramento dei dolori articolari, il 57,30% ha registrato un miglioramento nell'equilibrio, fatti riscontrato poi, con piacere dai partecipanti, nello svolgimento delle azioni giornaliere. Un po' più basse le percentuali nel miglioramento del sonno, della circolazione sanguigna, della capacità di concentrazione e della memoria e nello stato di benessere generale anche se si sono ottenute buone percentuali anche in questi casi.
Lo studio è stato eseguito su due gruppi rispettivamente di 43 e 56 individui di età compresa tra i 45 ed i 70 anni.
Entrambi i gruppi sono stati studiati per un periodo di 6 mesi mentre praticavano gli esercizi 2 volte a settimana.
Alla fine dei 6 mesi sono stati consegnati dei moduli dove veniva richiesta un'opinione riguardo 9 aspetti:
1- miglioramento della capacità di concentrazione e della memoria
2- miglioramento del tono dell'umore
3- miglioramento dei movimenti articolari
4- miglioramento dell'equilibrio
5- miglioramento del dolore articolare
6- miglioramento dell'elasticità del corpo
7- miglioramento del sonno
8- miglioramento della circolazione sanguigna
9- miglioramento dello stato di benessere generale
Quel che è sorprendente non è tanto l'esito positivo di questa ricerca, quanto le percentuali registrate che a volte portano a dei risultati strabilianti.
I valori rilevati nel gruppo A e nel gruppo B sono stati messi a confronto ed i risultati sono i seguenti.
In entrambi i gruppi è stata riscontrata un'alta percentuale nel miglioramento dell'umore (la media raggiunge il 68,10%), i risultati più soddisfacenti sono stati ottenuti riguardo ai movimenti articolari (il 66,90% dichiare netti miglioramenti) qualcuno ha addirittura dichiarato la scomparsa di alcuni dolori articolari che, pur essendo stati curati farmacologicamente, non erano mai scomparsi se non per un breve lasso di tempo. Il 59,60% dichiara un miglioramento dei dolori articolari, il 57,30% ha registrato un miglioramento nell'equilibrio, fatti riscontrato poi, con piacere dai partecipanti, nello svolgimento delle azioni giornaliere. Un po' più basse le percentuali nel miglioramento del sonno, della circolazione sanguigna, della capacità di concentrazione e della memoria e nello stato di benessere generale anche se si sono ottenute buone percentuali anche in questi casi.
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