Il Wushu era ad un passo dalla sua consacrazione nel livello agonistico: le Olimpiadi. Un passo che però non è mai riuscito a compiere. Quando ormai i giochi sembravano fatti sono sorti i primi problemi per l'ammissione di quest'Arte nella rosa delle discipline olimpiche.
Il Comitato Olimpico, indeciso fino alla fine, si è risolto per il "no" escludendo così il Wushu. La motivazione è, volendo, tra le più banali: il Wushu contiene molti, forse troppi, stili e questo avrebbe portato più complicazioni. Prima di tutto a livello organizzativo (per quanto riguarda le tempistiche) e poi a livello di premiazioni e di probabile disequilibrio tra le rappresentanze dei vari paesi, il che avrebbe comportato favoreggiamenti per alcuni poi sul medagliere generale.
Ma quest'esclusione, dopo le speranze di tutti e la determinazione degli Atleti che per 4 anni si sono allenati in previsione della competizione, è una condizione abbastanza scomoda ed inaccettabile, così il Wushu avrà i suoi Giochi Olimpici che si svolgeranno parallelamente a quelli "ufficiali".
Il mondo ha perso un'altra occasione (l'ennesima) per conoscere un'Arte troppo spesso sottovalutata, ma il Wushu potrà vantare dei giochi che non si sono sviluppati su continue critiche e non hanno percorso il mondo sulla scia di una torcia piena di polemiche.
martedì 22 luglio 2008
Quasi-Olimpiadi per il Wushu.
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Beijing 2008,
Editoriale
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2 commenti:
Infatti è un vero peccato..
Ormai noi praticanti dovremmo averci fatto l'abitudine a queste cose...
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