mercoledì 25 marzo 2009

Le esagerazioni occidentali.

Come già detto in precedenti post, le Arti Marziali non sono da annoverare tra i vari sport, ma, appunto, tra le varie Arti.
La loro implicita e più importante qualità è quella di allenare la mente ancora prima del corpo portando quindi il Praticante ad una crescita interiore e personale. Si viene così a creare non solo uno stile di vita per il singolo, ma una sorta di famiglia per tutti. Un sistema ben definito dove, chi ne fa parte, è totalmente integrato.
E ora la critica.
Se da una parte troviamo chi non insegna nè alimenta i principi tradizionali dedicandosi, quindi, ad uno sport, dall'altra ci sono coloro che esagerano nell'applicarsi.
Questo microcosmo della famiglia marziale è perfettamente funzionale solo ed esclusivamente se chi ne fa parte è in grado di rendersi conto che non è un sistema assoluto, ovvero se integra la tradizione nel presente e nel sistema culturale di cui fa parte.
Ecco il problema.
C'è chi non adatta i principi dell'insegnamento Marziale all'hic et nunc rendendosi non solo ridicolo agli occhi degli altri ma, fondamentalmente, non traendo nessun vantaggio dalla famiglia.
Spero di non sbagliare nel dire questo, ma ritengo che l'occidentale che vive la Marzialità debba tenere comunque un'ancora con il suo tempo.

6 commenti:

Andrea Sguotti ha detto...

Per questo si dice che esiste uno stile per ogni uomo.
Il Metodo d'insegnamento serve per costruire solide fondamenta ma poi è l'artista stesso che deve far vivere l'arte dentro di se.
Siamo tutti diversi con capacità diverse, anche se siamo simili.
Il metodo è la similitudine, la diversità è la VITA dell'Arte stessa.
In caso contrario tutto diventa sterile ripetizione.
Sono pienamente d'accordo con quello che hai scritto e da parte mia oltre a quello che ho appena scritto ci aggiungo, come te, bisogna sempre tenere presente dell'epoca in cui viviamo.

Poi.. ognuno ha la sua vita, la sua passione il suo settore specialistico che può essere il lato sportivo / fisico, il lato spirituale / interiore.
Io di mio non cerco il super-guerriero o il monaco asceta ma cerco di far crescere l'Uomo responsabile (il Guerriero) dentro ognuno di noi.
Rispetto, Lealtà, Coraggio la spina dorsale in cui punta la crescita.
Per questo ad un certo punto il pugno non è più pugno...

Il Biondo ha detto...

Come spesso accade mi trovo in pieno accordo con te amico mio. Ognuno ha il suo corpo, la propria storia, le proprie cicatrici siano esse fisiche o emotive e l'arte marziale può aiutare chiunque ad affrontare gli ostacoli che si parano davanti lungo il cammino! Forse la cosa importante sta nell'apprendere e tentare di mettere in pratica i principi che stanno nelle arti marziali, per esempio la ricerca continua dell'equilibrio, imparare a rispondere ad uno yang applicando uno yin, mantenere la verticatilità davanti a qualsiasi accadimento (colui che mantiene la colonna estesa, eretta, potrebbe essere un uomo più retto...) saper cedere quando necessario, e diventare flessibili per non farsi male... Io come sup ricerco e fino adesso ho trovato nell'arte marziale un modo di esprimere me stesso, un mezzo per mettermi in discussione e per conoscere i miei limiti, i miei contorni, il mio perimetro e piano piano ampliarne i confini e anche la visione.
Buon Viaggio!

方爱玲 ha detto...

io ti dico.. tutto il mondo e' paese. e poi anche l'oriente e' bello grande.. perche parlare solo di esagerazioni occidentali?!?!

e poi... prima mi chiedi un'intervista poi non metti il mio sito tra i tuoi link?!?! che vuoi morire?!?! hahahahaha

Serena Castagnola ha detto...

@SuppaMan e Il Biondo: sono ben felice di ricevere il vostro consenso alle mie parole e non posso che ringraziarvi per aver espresso semplicemente e con chiarezza quel che di sottointeso c'era nelle poche righe scritte. (SuppaMan: a proposito di pugno, credo che prossimamente citerò il tuo post a riguardo)

@Angelica (o almeno suppongo che ci sia srcitto questo negli ideogrammi!): io parlo di occidente perchè è quello che ho sotto gli occhi ogni giorno, non volevo escludere a priori il mondo orientale, ma mi sembrava scorretto parlarne senza una precisa cognizione di causa. (ho aggiunto il link! chiedo scusa per l'imperdonabile mancanza!)

Alemika ha detto...

Ciao..come stai? come procede il lavoro di tesi? queste riflessioni sugli occidentali scaturiscono da letture e vissuti particlari??
bacio
ale

Serena Castagnola ha detto...

Ma ciao!! :)
volevo chiedere come procedevano le cose dopo la bellissima notizia ma temevo di disturbare...
la tesi...ehm...momentaneamente millemila castelli in aria più ricerca a destra e a manca di cose che potrebbero servire (e questo post in effetti è un effetto collaterale).