domenica 1 marzo 2009

Combattere per non Combattere.

Perchè, a ben vedere, l'Arte Marziale è quasi un insieme di benefici paradossi.
Nel Praticare viene insegnato come, in un eventuale scontro, colpire nei punti giusti e con le dovute forza e velocità il proprio avversario, ma prima ancora di questo viene insegnato che non bisogna colpire il proprio avversario. Lo scontro è l'ultimo stadio e se vi giungi hai già perso. Devi saper combattere per non combattere.
Nel Praticare si impara a percepire ed accettare i limiti del proprio corpo per non recarvi danni andando oltre, ma prima ancora di questo il Praticante impara che ogni suo limite non è reale ma è imposto da una mente ancora indisciplinata. Devi rendere la mente disciplinata per poter accogliere ed affrontare una nuova sfida. Nessun limite come limite.
Ti insegnano ad essere forte per affrontare qualsiasi aspetto della quotidianità, dalla via Marziale in sè ad una qualunque situazione che possa recare disagio o disturbo, ma prima ancora ti insegnano l'umiltà perchè il tuo avversario, reale o astratto, non deve essere nè sottovalutato nè deriso. Forte con i forti, debole con i deboli.
Ti insegnano a controllare la paura perchè se essa dovesse sfociare nel terrore annebbieresti la mente perdendo lucidità e forse qualcosa di più, ma prima ancora ti insegnano ad aver paura perchè la paura dà la giusta dimensione delle cose per colmare l'indeterminazione di quel che stai affrontando.
E se prima ti hanno insegnato che non devi combattere ti insegnano anche che devi combattere tutto e non fuggire, ma ti aprono la via ad un nuovo modo per affrontare gli ostacoli.
Vivi le tue passioni ma non farti dominare da esse.

5 commenti:

Andrea Sguotti ha detto...

Bel blog, mi sono permesso di linkarti.

Serena Castagnola ha detto...

Con grande piacere, ricambierò il favore visto che ho dato più di un'occhiata al tuo e l'ho trovato molto ma molto interessante!

ishin ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ishin ha detto...

Lungo la tua Via hai avuto l'immensa fortuna di trovare un buon Maestro.

Serena Castagnola ha detto...

Sì, probabilmente è stato così.
Grazie per aver preso in considerazione questo piccolo pensiero :)