Come già detto in precedenti post, le Arti Marziali non sono da annoverare tra i vari sport, ma, appunto, tra le varie Arti.
La loro implicita e più importante qualità è quella di allenare la mente ancora prima del corpo portando quindi il Praticante ad una crescita interiore e personale. Si viene così a creare non solo uno stile di vita per il singolo, ma una sorta di famiglia per tutti. Un sistema ben definito dove, chi ne fa parte, è totalmente integrato.
E ora la critica.
Se da una parte troviamo chi non insegna nè alimenta i principi tradizionali dedicandosi, quindi, ad uno sport, dall'altra ci sono coloro che esagerano nell'applicarsi.
Questo microcosmo della famiglia marziale è perfettamente funzionale solo ed esclusivamente se chi ne fa parte è in grado di rendersi conto che non è un sistema assoluto, ovvero se integra la tradizione nel presente e nel sistema culturale di cui fa parte.
Ecco il problema.
C'è chi non adatta i principi dell'insegnamento Marziale all'hic et nunc rendendosi non solo ridicolo agli occhi degli altri ma, fondamentalmente, non traendo nessun vantaggio dalla famiglia.
Spero di non sbagliare nel dire questo, ma ritengo che l'occidentale che vive la Marzialità debba tenere comunque un'ancora con il suo tempo.
mercoledì 25 marzo 2009
Le esagerazioni occidentali.
mercoledì 18 marzo 2009
venerdì 13 marzo 2009
Red Trousers.
domenica 8 marzo 2009
domenica 1 marzo 2009
Combattere per non Combattere.
Perchè, a ben vedere, l'Arte Marziale è quasi un insieme di benefici paradossi.
Nel Praticare viene insegnato come, in un eventuale scontro, colpire nei punti giusti e con le dovute forza e velocità il proprio avversario, ma prima ancora di questo viene insegnato che non bisogna colpire il proprio avversario. Lo scontro è l'ultimo stadio e se vi giungi hai già perso. Devi saper combattere per non combattere.
Nel Praticare si impara a percepire ed accettare i limiti del proprio corpo per non recarvi danni andando oltre, ma prima ancora di questo il Praticante impara che ogni suo limite non è reale ma è imposto da una mente ancora indisciplinata. Devi rendere la mente disciplinata per poter accogliere ed affrontare una nuova sfida. Nessun limite come limite.
Ti insegnano ad essere forte per affrontare qualsiasi aspetto della quotidianità, dalla via Marziale in sè ad una qualunque situazione che possa recare disagio o disturbo, ma prima ancora ti insegnano l'umiltà perchè il tuo avversario, reale o astratto, non deve essere nè sottovalutato nè deriso. Forte con i forti, debole con i deboli.
Ti insegnano a controllare la paura perchè se essa dovesse sfociare nel terrore annebbieresti la mente perdendo lucidità e forse qualcosa di più, ma prima ancora ti insegnano ad aver paura perchè la paura dà la giusta dimensione delle cose per colmare l'indeterminazione di quel che stai affrontando.
E se prima ti hanno insegnato che non devi combattere ti insegnano anche che devi combattere tutto e non fuggire, ma ti aprono la via ad un nuovo modo per affrontare gli ostacoli.
Vivi le tue passioni ma non farti dominare da esse.