venerdì 24 febbraio 2012

Scuole e Kung Fu in Cina.

Sul Corriere è comparso questo interessante articolo.
Interessante perchè è una questione nata già da tempo.
Questa la mia opinione.
Trovo che sia assolutamente normale, da un certo punto di vista, parlare di declino.
Nell'articolo si dice che da una dozzina d'anni le scuole di Arti Marziali e i loro allievi siano dimezzati rispetto a prima. Normale.
Partiamo da un presupposto: il sogno cinese delle Arti Marziali è prettamente occidentale, lo si potrebbe paragonare al sogno americano che è tale per chi non è americano mentre per loro si chiama semplicemente routine.
Le scuole di Arti Marziali in Cina hanno sempre avuto come unica funzione quella di raccogliere i ragazzini di famiglie generalmente povere. Mi spiego meglio: in Cina chi veramente desidera diventare qualcuno nel campo del Wushu sa benissimo che non servirà a nulla finire in una delle tante scuole presenti sul territorio. Se vorrà essere notato da Jet Li dovrà andare in quella determinata scuola, se vorrà far parte della nazionale dovrà andare in quell'altra. Fine del discorso. Chi, poi, fosse effettivamente interessato solo all'universo marziale, filosofia compresa, probabilmente finirà al tempio.
Le altre scuole raccolgono ragazzini mandati lì dalle proprie famiglie perchè possano ricevere un'istruzione di base (sebbene il livello sia discutibile) e una disciplina fisica e mentale. Chi frequenta quelle scuole lì sa benissimo che finiti gli anni di studio con ogni probabilità tornerà a lavorare nei campi o si arruolerà forte di una buona disciplina e di un ottimo allenamento fisico.
Difficilmente le cose andranno diversamente, al massimo si verrà promossi ad allenatori all'interno della scuola percependo uno stipendio minimo.
Tutta un'idea occidentale, quindi.
Credo sia normale, ora, vedere in modo così palese questa decadenza.
Con la crescita del turismo e dell'interessamento occidentale nei confronti delle scuole, specialmente quelle situate a DengFeng, anche i cinesi si stanno evolvendo in tal senso proponendo ogni anno un prodotto che possa soddisfare i turisti, gli appassionati. Diventa facile, quindi, incappare in scuole costruite solo per quello scopo (ovvero ricavare più soldi possibili).
Niente di nuovo sul fronte orientale, mi verrebbe da dire.