mercoledì 28 maggio 2008

Tai Chi Chuan: le origini.

Esistono pareri discordanti riguardo alla nascita del Tai Chi Chuan, ma le due teorie maggiormente plausibili collocherebbero l'origine di questo stile una durante la dinastia Yuan (1279-1368) per opera di Zangh San Feng, e l'altra nel periodo della dinastia Ming (1368-1644) grazie a Chen Wang Ting (Fondatore dello stile Chen).
Quel che è certo è che il Tai Chi Chuan deve le sue fondamenta agli antichi esercizi della medicina tradizionale che lo fecero sviluppare come stile interno utile, quindi, non solo come difesa, ma anche come Arte per la salute.
La teoria dei cinque elementi è perfettamente esplicitata nel Tai Chi Chuan dove, infatti li troviamo tutti espressi: il legno rappresenta la forza e l'origine di ogni movimento che deve andare dall'interno verso l'esterno, l'acqua conferisce fluidità ai movimenti, il fuoco è la forza esposiva del colpo che va a segno, il metallo è il peso che trascina il corpo verso la terra per ottenere una pratica più efficace.

Centro Studi Discipline Orientali 2000

I numeri:
oltre 200 iscritti, 36 anni d'esperienza, 10 titoli italiani di cui 1 nello stile tradizionale e 9 nel Tai Chi Chuan, 3 allievi vittoriosi al second New England International Martial Arts Championship in America, 2 allievi campioni europei nel Tai Chi Chuan, un allievo membro della squadra nazionale.

La storia:
i Maestri Giancarlo Cafferata e Luca Ghinolfi fondano il Centro nel 1972 a Chiavari (GE).
Si parte da circa cento iscritti, numero destinato a salire notevolmente sia per la larga diffusione delle Discipline Orientali sia per i successi che il Centro riesce ad ottenere a livello nazionale e che quindi lo affermano come solido punto di riferimento nel panorama italiano. L'elevato numero di iscritti costringe i fondatori a spostare la sede del Centro nella palestra comunale di Lavagna (GE).
Il primo successo viene ottenuto nel 1978 quando maurizio Merciari conquista il titolo italiano nello stile tradizionale. Questa vittoria sarà la prima di molte altre, infatti nel 1998 c'è il primo titolo di Società Campione d'Italia nello stile tradizionale e dal 2000 inizia la lunga sequenza di successi nel Tai Chi Chuan che vedono il Centro trionfare a livello nazionale per ben 9 anni di seguito (l'ultimo titolo è quello del 12 maggio 2008).
Il Maestro Luca Ghinolfi (l'unico dei due fondatori rimasto al Centro) ha indirizzato la Società verso uno studio più approfondito degli stili interni secondo il metodo trazionale pur non trascurando gli altri stili. Il risultato di questo lavoro è il consolidamento del Centro come una delle Società più qualificate nel campo a livello europeo.
Punti di forza del CSDO2000 sono sicuramente le numerose collaborazioni con Maestri come Men Huifeng, Wu Dong, Wang Juan Je, Yu Yong Nian e altri.

martedì 27 maggio 2008

Le origini.

Non si può definire con esattezza quando nacquero le Arti Marziali cinesi. L'unica data certa che abbiamo è quella della fondazione del primo Monastero Shaolin per opera di Bodhidharma intorno al 500 d.C.
Tuttavia questa è solo una data indicativa, infatti le Arti Marziali venivano già praticate da tempi remoti, basti pensare che si hanno rappresentazioni di uomini in posizione marziale fin dalla preistoria. Prima ancora della fondazione del Monastero, inoltre, erano praticate nel periodo "primavere e autunni" come esercizi fisici in preparazione delle battaglie. Quando queste "danze" cominciarono a fondersi con le correnti filosofiche quali il Taoismo ed il Confucianesimo nacquero le Arti Marziali che ancora oggi vengono praticate.
La numerosità degli stili che abbiamo al giorno d'oggi è dovuta alle persecuzioni religiose che portarono ad una pratica delle Arti clandestina favorendo quindi lo sviluppo di stili nuovi ed autonomi.
Oggi possiamo assistere alla ribalta delle Arti che vanno alla ricerca delle loro origini andate quasi perdute nella grande rivoluzione culturale, dove vennero segregate a mera attività sportiva posta sotto il controllo di un organismo centrale.
Questa volta dobbiamo ringraziare il cinema delle Arti Marziali perchè con la sua diffusione ha suscitato un interesse così vasto da non poter essere ignorato.

Perchè Kung Fu: errori di terminologia.

Il termine Kung Fu, usato nei paesi occidentali per indicare l'Arte Marziale cinese, è in realtà errato.
Se andiamo a vedere la traduzione letterale del termine scopriremo che altro non vuol dire se non "esercizio eseguito con abilità", quindi può far riferimento a qualsiasi Arte anche non Marziale. L'individuo in possesso del Kung Fu in una disciplina è colui che ne ha raggiunto il livello massimo e che ne padroneggia perfettamente la tecnica. Quindi potremmo dire che Fabrices Desvignes (premiato miglior cuoco del mondo nel 2007) possiede il Kung Fu dell'Arte culinaria, Doris Lessing (premio Nobel per la letteratura 2007) possiede il Kung Fu dell'Arte letteraria, ma non bisogna necessariamente essere premi Nobel per aver raggiunto il Kung Fu.
Allora perchè ci si ostina a racchiudere le Arti Marziali cinesi sotto questo termine? Semplice: il cinema. Quando cominciarono a girare e a diffondersi i primi film di queste Arti l'uso del termine diventò sempre più di uso comune fino ad entrare nell'immaginario collettivo.
Vista l'enorme varietà di stili non ci sarebbe un termine universale per definirli, ma se proprio lo si vuol fare allora sarebbe più appropriato il termine Wushu che tradotto letteralmente significa proprio "Arte Marziale" e che quindi racchiuderebbe i vari stili e le loro diverse tecniche.
Sarà, infatti, un avvenimento raro trovare un Praticante che, nel dover esplicitare la sua Arte, usi un termine generico come Kung Fu, sarà, invece, più facile che specifichi lo stile in cui sta cercando di raggiungere il massimo livello.